In caso di revisione scaduta, il Codice della Strada, prevede per chi circola con un veicolo con la revisione scaduta o non superata con esito favorevole una  sanzione amministrativa e al pagamento di una somma che va da un minimo di 159 euro a un massimo di 639 euro, cifre che possono raddoppiare se la revisione è omessa per più di una volta in relazione alle scadenze previste dalla legge.
La prima scadenza della revisione di un veicolo avviene dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, facendo riferimento al mese, e non alla data precisa.
Per un veicolo immatricolato, ad esempio, in data 01 gennaio 2021, dovrà effettuare la prima revisione entro il mese di GENNAIO 2025, per poi ripeterla dopo due anni sempre nel mese di gennaio. 
Per i mezzi speciali, invece, la prima revisione segue sempre la scadenza ai quattro anni dall’immatricolazione, ma potrebbe essere ripetuta ogni anno.
Ricapitolando.
La prima revisione è obbligatoria dopo 4 anni dalla prima immatricolazione entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Le successive revisioni devono essere effettuate ogni 2 anni entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione.Queste scadenze si applicano a

• autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg.
• motoveicoli e ciclomotori
• rimorchi di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg. (dal 2018).

La revisione è invece prevista ogni anno per

• autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente
• autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg
• autobus, autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città)

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